STUDIO DI PROGETTAZIONE DELLIMAURI

Certificazione e Diagnosi Energetica

Che cos’è?

 

  • L’APE, Attestato di Prestazione Energetica, è un documento obbligatorio per legge che indica il livello di consumo energetico di un immobile e quindi la corrispondente classe dell’abitazione.

 

Soggetti interessati

 

  • Dal 6 giugno 2013 chi deve vendere o affittare casa deve dotarsi dell'APE, Attestato di Prestazione Energetica.

 

Obblighi legislativi

 

  • Durante le trattative di compravendita o di locazione, venditori e locatori dovranno rendere disponibile al potenziale acquirente o al nuovo conduttore l’Attestato di Prestazione Energetica, che ha validità temporale massima di 10 anni, a partire dal suo rilascio.
  • Nei contratti di vendita o nei nuovi contratti di locazione, dovrà essere inserita apposita clausola con la quale l’acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato.
  • Nel caso di annunci immobiliari, in tutti i mezzi di comunicazione commerciali, dovranno essere indicati l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio e globale dell’edificio o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente.

Sanzioni

 

  • In caso di vendita, (cioè di atto notarile) il proprietario che viola l’obbligo di dotazione dell’attestato di prestazione energetica è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 3.000 euro e non superiore a 18.000 euro.
  • In caso di nuovo contratto di locazione, il proprietario che viola l’obbligo di essere dotato dell’attestato di restazione energetica e di indicarne i dati è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 300 euro e non superiore a 1.800 euro.
  • In caso di violazione dell’obbligo di riportare i parametri energetici nell’annuncio di offerta di vendita o locazione, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro.
  • Per il costruttore o il proprietario di un nuovo edificio, o di un edifcio sottoposto a lavori di ristrutturazione, la multa va da 3.000 a 18.000 euro